Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare (cit. Seneca)

venerdì 7 febbraio 2025

Analisi dei Mercati -Febbraio 2025-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 gennaio u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese di gennaio che rappresenta anche l'inizio del nuovo anno (per diversi operatori sembra che che sia significativo, da un punto di vista statistico, l'andamento del primo mese, in quanto può influenzare l'andamento dell'intero anno!).

In proposito non possiamo non sottolineare l'exploit degli indici europei, i quali sono stati quelli con la migliore performance (in particolare il Dax con un +9%, mentre il ns indice ha chiuso il mese con un +6%!).

In gennaio si è insediata ufficilmente la nuova amministrazione Usa e Trump non ha perso tempo ad emanare i primi provvedimenti presidenziali tra cui gli annunciati dazi che inizialmente colpiranno soprattutto Messico, Canada e Cina (in realtà dopo pochi giorni vi è stata una sorta di marcia indietro sia con Messico che con Canada in quanto i dazi sono stati congelati per un mese!).

Al momento l'Europa non è stata ancora colpita ma sembra che si stia preparando a rispondere all'offensiva americana.

Inoltre possiamo dire che un'altra protagonista di gennaio è stata certamente l'intelligenza artificiale, che ha visto una sconosciuta società cinese, Deepseek, creare il panico a Wall Street facendo perdere in un giorno oltre 600 miliardi di valore alle società tecnologiche! 

In sintesi, sembra che questa società cinese abbia creato un sistema aperto di AI, utilizzando dei chip meno performanti e molto più economici a parità di prestazioni!

Infine, gennaio ha visto nuovamente riunirsi le banche centrali per comunicare la loro politica monetaria.

La BCE è stata l'unica a tagliare di 25 punti base i tassi di riferimento. Le motivazioni alla base di questa scelta, sono da attribuire sia ad un'inflazione ritenuta sotto controllo che ad una situazione economica europea ancora in una fase di stagnazione.

Nulla di fatto, invece, per la Fed che ha lasciato invariati i tassi di riferimento nonostante ci fosse una certa pressione da parte della Casa Bianca...

Powell ha spiegato che data l'incertezza dovuta all'impatto dei dazi, alle politiche sull'immigrazione, alle decisioni della nuova amministrazione sulle politiche di bilancio e su quelle regolatorie, è opportuno portare avanti una politica di "wait and see" per capire i possibili effetti dei suddetti provvedimenti!


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di febbraio 2025: 

A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, non sono previste riunioni da parte delle banche centrali.


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, l'aggiornamento di gennaio fa emergere una situazione a macchia di leopardo. Da una parte, l'S&P500 presenta ancora una volta una struttura storica di riferimento non significativa, mentre il Dax mostra invece una struttura storica che inizia ad essere attendibile, facendo emergere una previsione che assume una tendenza positiva almeno nel breve termine.

Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.

Tuttavia occorre ancora sottolineare che la struttura storica di riferimento dell'S&P500, continua a mostrare una previsione dalla quale emerge una possibile correzione nei primi mesi dell'anno, non del tutto banale, sebbene abbastanza veloce! Monitoreremo  con attenzione la situazione.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento  ciclico ci conferma quanto accennato lo scorso mese, ossia una perdita di slancio del ns Indicatore che è proseguita ed è stata sugellata anche dalla comparsa di un segnale ribassista. Aumenta maggiormente la possibilità di una correzione del mercato nelle prossime settimane.

Sarebbe un fenomeno fisiologico ed anche atteso da un punto di vista ciclico, sebbene non dovrebbe essere nulla di rilevante!

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta il dato di gennaio sulla creazione di nuovi posti di lavoro in Usa,  è stato nettamente inferiore alle aspettative del mercato. Alcuni Operatori,tuttavia, avevano già pronosticato un valore di gran lunga inferiore al consensus, a causa degli incendi di Los Angeles e al freddo intenso in alcuni stati americani! 

A bilanciare, in positivo, il suddetto dato, sono stati sia l'incremento del salario orario che il tasso di disoccupazione, entrambi al di sopra delle aspettative!

In sintesi sia il mercato del Lavoro che l'andamento salariale restano ad un buon livello ed in grado di continuare, almeno per il momento, di supportare la crescita economica del Paese!


In riferimento, infine, al Settore dei Servizi, il dato di gennaio mostra questa volta un dato nettamente inferiore alle aspettative, riproponendo la striscia di risultati altalenanti! 

Il risultato di questo mese ha comportato il ritorno del ns Indicatore ad un andamento laterale rispetto ad una evidente ripresa dello stesso evidenziata lo scorso mese. Tuttavia la ripresa del ns Indicatore dei Servizi non risulta ancora compromessa!

Continueremo a seguire con attenzione gli sviluppi già dal prossimo aggiornamento!

 

Conclusione:

Il 2025 è iniziato complessivamente bene, con quasi tutti i mercati finanziari che hanno chiuso in positivo (questa volta l'Europa ha occupato la prima fila, nonostante la situazione in cui versa la sua economia...).

Mutuando un vecchio proverbio, potremmo dire che "chi ben comincia è alla metà dell'opera...."!

Questo in parte è vero, anche se alcune insidie, soprattutto economiche, sono sempre presenti e pronte a fare capolino.

Tuttavia ci sono anche diversi fattori che giocano a favore di un proseguimento positivo, sebbene non privo di volatilità, dei mercati finanziari. Facciamo un rapido accenno ai principali: la riduzione dell'inflazione, la continuazione di politiche di bilancio espansive, una politica monetaria sempre più morbiba, soprattutto in Europa, ed anche una maggiore distensione geopolitica.

Termino le mie conclusioni confermando che, prima della fine di febbraio, invierò il mio Outlook per il 2025, elaborato sempre con un approccio e una metodologia "alternativa"!


Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

venerdì 10 gennaio 2025

Analisi dei Mercati -Gennaio 2025-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 dicembre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese di dicembre che rappresenta anche l'ultima parte dell'anno.

Il 2024 si chiude tra incertezze economiche e soprattutto politiche.

Tra guerre regionali ancora in essere (Ucraina e Medio Oriente), la fine del governo di Assad in Siria, dal punto di vista economico notiamo che gli Usa continuano a crescere mentre l'Europa arranca appesantita soprattutto dalla crisi del settore Automotive e dai costi energetici cari.

Intanto dalla Cina arriva un altro tassello al piano di rilancio dell'economia, rappresentato dall'intenzione delle autorità cinesi di mettere mano ad una politica monetaria moderatamente espansiva, soprattutto in vista dei probabili dazi di Trump!

In dicembre, inoltre, si sono tenute anche le ultime riunioni dell'anno sia della BCE che della Fed.

La banca centrale europea ha deciso un nuovo taglio dei tassi pari a 25 punti, ampiamente atteso dal mercato, chiarendo al tempo stesso che ce ne saranno degli altri soprattutto se le condizioni economiche dovessero peggiorare anche a causa dei possibili dazi americani.

Sull'altra sponda dell'Atlantico fa rima la Federal Reserve che ha deciso anch'essa un taglio di 25 punti, nonostante l'economia proceda bene e l'inflazione rimanga un po' più alta rispetto al valore atteso. 

Proprio quest'ultimo punto ha indotto la Fed a pronosticare per il 2025 un taglio di 0.5% anzichè di un punto percentuale come previsto fino al mese scorso!

Ed è stata quest'ultima circostanza a spaventare i mercati, i quali hanno reagito con dei cali nell'ultima parte del mese (soprattutto quello americano). Ciò ha impattato negativamente anche sull'obbligazionario, attraverso un aumento dei rendimenti su tutto l'arco della curva!


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di gennaio 2025: 

A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, sarà importante seguire,ovviamente, le prime riunioni del nuovo anno sia della Fed che della BCE, le quali saranno anticipate di pochi giorni dalla cerimonia di insediamento del nuovo inquilino della Casa Bianca!


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, anche con l'aggiornamento di dicembre, le previsioni sia dell'S&P500 che del Dax mostrano una struttura storica di riferimento non significativa. Tuttavi, in entrambi i casi, la nuova struttura presenta una previsione molto simile a quella precedente: questo sebbene non sia un fattore di significatività, rappresenta comunque un segnale da tenere in considerazione già a partire dal prossimo aggiornamento!


Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.

Questa volta, però, occorre segnalare che la struttura storica di riferimento dell'S&P500, mostra che nei primi mesi del prossimo anno, potrebbe esserci una correzione non del tutto banale, sebbene abbastanza veloce! Monitoreremo  con attenzione la situazione.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento  ciclico continua a mostrare una perdita di slancio del ns Indicatore avvenuta soprattutto nell'ultima parte del mese. Si conferma la possibilità che la suddetta debolezza del ns Indicatore potrebbe, nelle prossime settimane, aprire le porte ad una correzione del mercato la quale giustificherebbe una chiusura ciclica di una certa importanza.

Ma non dovrebbe essere nulla di rilevante!

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta il dato di dicembre sulla creazione di nuovi posti di lavoro in Usa,  è stato superiore alle aspettative del mercato. Anche i valori, sia del tasso di disoccupazione che del tasso di crescita del salario orario, sono risultati positivi.

Ciò conferma un mercato del Lavoro e un livello di crescita dei redditi molto tonico. Questa situazione di economica florida, paradossalmente, potrebbe frenare la Fed nel proseguire con la riduzione dei tassi così come atteso dagli Investitori, determinando una certa volatilità dei mercati azionari e obbligazionari!


Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi, il dato di dicembre mostra nuovamente un risultato superiore alle aspettative, riprendendo la striscia positiva degli ultimi mesi! 

Questa positività la possiamo riscontrare anche nell'andamento grafico del ns Indicatore, il quale  mostra nuovamente un accenno di ripresa, facendo propendere l'ipotesi di un falso segnale che abbiamo sottolineato lo scorso mese.

Continueremo a seguire con attenzione gli sviluppi già dal prossimo aggiornamento!

 

Conclusione:

Il 2024 si è concluso con un grande rialzo dei principali Mercati Finanziari, la maggior parte dei quali hanno toccato i massimi assoluti....(tranne quello cinese per il quale ci attendiamo un buon recupero nel 2025)!

L'outlook che avevo preparato lo scorso febbraio, nato da considerazioni "non convenzionali", si è dimostrato molto più affidabile rispetto alle previsioni dei più blasonati Gestori internazionali!

Il 2025 si presenta con diverse incognite non solo economiche ma anche e, soprattutto, di carattere geo-politico. Tutti fattori che potrebbero influenzare negativamente l'andamento dei Mercati, almeno per un certo tempo. 

Termino le mie conclusioni, anticipando che è in fase di preparazione un nuovo Outlook per il 2025, elaborato sempre con un approccio e una metodologia "alternativa"!

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.