Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare (cit. Seneca)

domenica 17 dicembre 2023

Analisi dei Mercati -Dicembre 2023-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 novembre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Il mese di novembre ha segnato un grande recupero di quasi tutti i Mercati finanziari che hanno sfiorato la doppia cifra (tranne la Cina che ha visto un nuovo calo!).

Il Mini rally è stato determinato da vari fattori quali i dati di inflazione ancora in calo sia in Europa che negli Usa (ci si avvicina sempre più al livello ritenuto congruo dalle banche centrali) e una forte convinzione degli Investitori del fatto che sia stato raggiunto il picco dei tassi

La cosa ancora più sorprendente è che il suddetto recupero dei Mercati sia avvenuto nonostante sussistano due conflitti tuttora irrisolti e venti di recessione che aleggiano soprattutto sull'Europa.

Abbiamo accennato alla Cina che stenta ancora a ripartire....

In questo Paese continua a pesare l'insolvenza di alcune importanti società immobiliari e sembra che la crisi abbia toccato anche qualche società finanziaria.

Tuttavia si pensa che il governo cinese abbia la possibilità di gestire tali incombenze.

Riprova di quanto detto, è il dato del Pil del terzo trimestre, risultato più alto delle aspettative.

Diversi analisti ritengono che il 2024 possa essere finalmente l'anno di una grande ripresa per la Cina grazie ad un dollaro più debole, a basse valutazioni e ad una politica attenta da parte delle autorità.

Da sottolineare, in questo senso, anche l'incontro tra il presidente cinese e quello americano (dopo molto tempo) che ha rappresentato un segnale di distensione tra i due Paesi. 

 

Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di dicembre: 

sicuramente l'attenzione degli Investitori sarà puntata soprattutto sui prossimi meeting di metà mese di Fed e BCE.


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Sebbene, con l'aggiornamento di novembre dell’Analisi Previsiva, la struttura storica di riferimento non sia cambiata sia per l'S&P500 che per il Dax, non la possiamo ancora ritenere sufficientemente attendibile per utilizzare la previsione che ne consegue!

Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra un importante recupero dei valori di mercato nei prossimi mesi.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", lo scorso mese parlavamo della comparsa di un segnale "Short" ma anche del fatto che questo segnale di debolezza avrebbe avuto bisogno di una conferma anche in novembre......

Ebbene, questa conferma non è avvenuta, anzi è ricomparso un segnale di forza "Long", segno che il precedente segnale di debolezza fosse, in realtà, un "falso segnale"!

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, il mese di novembre ha fornito una lettura del Mercato del Lavoro Usa superiore alle aspettative! Probabilmente questo leggero aumento è dovuto alla fine di alcuni importanti scioperi e al rientro, quindi, dei lavoratori. L'andamento del ns Indicatore è sempre in calo, segno che il rallentamento è in atto e ciò viene giudicato positivamente dai Mercati in termini di un ammorbidimento anche della politica monetaria.

 

Per quanto riguarda, invece, il Settore dei Servizi, sebbene abbia mostrato in novembre un dato leggermente superiore alle aspettative, Il trend del ns Indicatore rimane stabilmente in territorio negativo, segno che anche questo settore sta accusando i colpi sia della politica monetaria restrittiva che dell'aumento dei prezzi!


Conclusione:

Riprendo quanto scritto lo scorso mese in cui postavo dei dati relativi alla stagionalità degli ultimi due mesi dell'anno e nel quale mostravo le probabilità che gli stessi avevano per chiudere positivamente (rispettivamente pari al 62% e al 71%!)

Sicuramente novembre ha rispettato, andando anche oltre le attese, quanto sopra e l'inizio di dicembre sembra confermare la stessa positività!

Ormai è diventato un "mantra" per quanto mi riguarda, ma mi piace sempre ribadire la mia idea che vede una positività dei Mercati nei prossimi 6/12 mesi che determinerà nuovi massimi assoluti (su qualche indice come il Dax e il ns Ftse Mib l'abbiamo già testato!).

 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

venerdì 3 novembre 2023

Analisi dei Mercati -Novembre 2023-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 ottobre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Il mese di ottobre ha segnato un ulteriori calo dei Mercati finanziari (anche se abbastanza contenuto) rispetto ai minimi di settembre!

Le ragioni di questa nuova correzione sono state le tensioni geopolitiche a seguito del conflitto Israelo-Palestinese che si è aggiunto a quello ucraino, quest'ultimo in verità un po' derubricato già da alcuni mesi almeno dal punto vista mediatico!

Il timore di un'escalation nella Regione Medio-Orientale, ha fatto aumentare nuovamente i prezzi di petrolio e gas, facendo preoccupare gli operatori circa una recrudescenza dell'inflazione e, quindi, far svanire la speranza in una politica monetaria più accomodante.

Intanto, i dati reali sull'inflazione del mese di settembre, hanno mostrato un importante calo della stessa nell'area Euro (in Italia il risultato è stato addirittura inferiore al 2%!).

Purtroppo non si può dire lo stesso per il dato del Pil, il quale ha subito un calo dello 0,1% nell'area Euro, confermando la stagnazione per il terzo trimestre dell'Economia.

Negli Usa, invece, abbiamo assistito ad un aumento del Pil del terzo trimestre molto forte e per certi versi inatteso e un dato dell'inflazione stabile rispetto al mese precedente.

 

Analizziamo, infine, brevemente le decisioni delle principali banche centrali avvenute tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre.

La BCE ha mantenuto i tassi fermi e molti operatori ritengono che la banca centrale non li aumenterà più, sebbene non inizierà a breve una loro riduzione.

Anche la FED ha lasciato, come previsto, i tassi fermi all'unanimità: "siamo sulla strada giusta ma essa è ancora lunga per poter essere certi di aver portato l'inflazione su valori sostenibili", così ha ribadito Powell nella conferenza stampa.

 

Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di novembre: 

ovviamente gli occhi saranno puntati sugli sviluppi dei due conflitti in corso, soprattutto quello Israelo-Palestinese.

Inoltre, sarà sempre importante seguire i dati dell'inflazione di ottobre, per verificare il proseguimento del cammino virtuoso e, infine, cosa accadrà il 18 novembre, data ultima per evitare lo shutdown negli Usa (rimandato solo di alcune settimane a settembre scorso).


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Purtroppo, anche l'aggiornamento di ottobre dell’Analisi Previsiva ha evidenziato un cambiamento delle strutture storiche di riferimento sia dell'S&P500 che del Dax. Per tale motivo non possiamo dare alla previsione che ne deriva, una buona attendibilità!

Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra un importante recupero dei valori di mercato nei prossimi mesi.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", esso ha evidenziato, rispetto al mese precedente, un ulteriore segnale di debolezza con la comparsa del segnale "Short" a seguito dell'incrocio delle due medie mobili......Non è detto che tale segnale confermi il proseguimento del calo dei Mercati. E' possibile che recuperi entro il mese di novembre. Seguiremo con molta attenzione gli sviluppi delle prossime settimane.

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, il mese di ottobre ha fornito, una lettura del Mercato del Lavoro Usa inferiore alle aspettative! Anche il dato del salario orario e del tasso di disoccupazione confermano un rallentamento di questo Mercato in termini sia di un rallentamento della dinamica salariale e che di un aumento delle richieste dell'assegno di disoccupazione.

Molto probabilmente è stata imboccata la strada auspicata dalla Fed, ossia una decelerazione controllata di questo mercato, che indurrebbe così la banca centrale a terminare il rialzo dei tassi e a pensare, più avanti, ad una loro riduzione.

Infine, il Settore dei Servizi ha mostrato, in ottobre, un dato inferiore alle aspettative. Il trend del ns Indicatore rimane stabilmente in territorio negativo, segno che anche questo settore sta accusando i colpi sia della politica monetaria restrittiva che dell'aumento dei prezzi!


Conclusione:

Per quanto riguarda la stagionalità, il mese di ottobre è stato un po' sconfessato in quanto storicamente presenta una probabilità del 58% che si chiuda con un rendimento positivo!

Ciò che ci fa ben sperare, guardando oltre, sono gli ultimi due mesi dell'anno, i quali mostrano, rispettivamente, una probabilità che si chiudano in positivo pari al 62% e al 71%!

Nonostante la negatività delle ultime settimane, continuo a sostenere l'idea (anche questa già sottolineata negli scorsi aggiornamenti) della positività dei Mercati nei prossimi 6/12 mesi.

L'attuale fase correttiva rimane, quindi, un'opportunità per allocare al meglio la liquidità da investire con un'ottica di medio termine!

 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

venerdì 6 ottobre 2023

Analisi dei Mercati -Ottobre 2023-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 settembre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Come preannunciato, il mese di settembre ha visto una frenata dei Mercati finanziari con un calo, dai massimi di luglio, tra l'8% e il 10%!

La motivazione principale di questa correzione è da addebitarsi principalmente all'intervento delle banche centrali di metà mese, in cui i policy makers hanno ribadito di proseguire nella lotta all'inflazione con tassi mediamente alti, tenuti più a lungo.

In particolare la FED ha fatto un'altra sosta senza aumentare il tasso di riferimento, mentre la BCE ha alzato di un altro quarto di punto il costo del denaro (massimo assoluto europeo!).

Soprattutto le successive dichiarazioni dei governatori, come suddetto, hanno avuto un grosso impatto negativo anche sulle obbligazioni a lungo termine, i cui rendimenti sono schizzati parecchio (il Treasury a 10 anni ha quasi raggiunto il 5%!).

A dar manforte a quanto dichiarato dalle banche centrali, è stato anche il rally del prezzo del petrolio che fa preoccupare per quanto riguarda appunto una ripresa dell'inflazione!

Intanto in Cina, da una parte, prosegue la fase complicata del settore immobiliare mentre dall'altra il governo cinese ancora non ritiene saggio elargire importanti stimoli all'economia, probabilmente per non aggravare la posizione debitoria delle amministrazioni locali. Tuttavia, molti osservatori ritengono che qualcosa in più di quanto finora fatto, la Cina sarà costretta a mettere sul piatto della crescita!


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di ottobre: 

i riflettori saranno sicuramente puntati sulle riunioni delle banche centrali di fine mese in cui gli analisti si aspettano una pausa anche da parte della BCE (importante seguire i dati sull'inflazione di settembre verso metà mese!). 

Sarà Importante, infine, seguire anche la terza stagione delle trimestrali per capire se ci troviamo sempre di fronte ad un soft Landing delle economie!


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Purtroppo, anche l'aggiornamento di settembre dell’Analisi Previsiva ha evidenziato un cambiamento delle strutture storiche di riferimento sia dell'S&P500 che del Dax. Per tale motivo non possiamo dare alla previsione che ne deriva, una buona attendibilità!

Continua,invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra un importante recupero dei valori di mercato nei prossimi mesi.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", esso ha evidenziato un segnale di debolezza dovuto essenzialmente alla recente correzione......Tuttavia l'Indicatore resta ancora in territorio positivo e continua, al momento, a non destare particolare preoccupazione.

Continueremo a monitorare con attenzione l'andamento di questo indicatore nei prossimi aggiornamenti!

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, il mese di settembre ha fornito, una lettura del Mercato del Lavoro Usa ancora una volta al di sopra delle aspettative, addirittura con le stime dei due mesi precedenti riviste al rialzo! Tale Mercato sembra più tonico che mai, anche se occorrerebbe andare più nel dettaglio al fine di verificare la qualità dei lavori creati!

Allo stesso tempo occorre sottolineare una disoccupazione che sembra rialzare la testa e una decelerazione della crescita del salario medio orario!

Infine, il Settore dei Servizi ha evidenziato, in settembre, un dato in linea con le aspettative. Il trend del ns Indicatore pur rimanendo in territorio negativo, mostra un segnale di consolidamento, di decelerazione della discesa, situazione che potrebbe indicare una futura risalita (segnalato nel grafico)!


Conclusione:

La stagionalità di settembre è stata confermata!

Allo stesso tempo resto sempre legato all'idea (anche questa già sottolineata negli scorsi aggiornamenti) della positività dei Mercati nei prossimi 6/12 mesi.

L'attuale fase correttiva rimane un'opportunità per allocare al meglio la liquidità da investire con un'ottica di medio termine!

A supporto di quanto suddetto, desidero integrare le mie Analisi, allegando due ricerche statistiche che ho tratto da un Blog di consulenza americano che seguo da un po' di tempo.

Nel primo grafico, viene mostrata una serie storica in cui è stato evidenziato come nell'84% dei casi, quando il rendimento dei primi 9 mesi dell'anno si è collocato tra il 10% e il 20%, l'ultimo trimestre ha avuto un risultato medio positivo di circa il 5,5%!

Il secondo grafico, mostra invece come in tutti gli anni in cui il mese di agosto e quello di settembre hanno avuto un rendimento negativo, sia il mese di ottobre che l'intero ultimo trimestre, hanno riportato un risultato positivo, rispettivamente nel 76,9% e addirittura del 92,3% dei casi! 

 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

mercoledì 6 settembre 2023

Analisi dei Mercati -Settembre 2023-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 agosto u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

A tener banco nel mese di agosto sono state soprattutto le vicende della Cina. In primis il ritorno del caso Evergrande che ha chiesto l'adesione al Chapter 15 (ristrutturazione del debito) per le attività stanunitensi. Ma a destare maggiore preoccupazione, è stata l'insolvenza di un'altra grande società immobiliare, la Country Garden. Questi fatti non solo hanno ulteriormente depresso il mercato cinese ma hanno avuto un certo impattato anche su quelli occidentali.

Queste vicende si sommano alla mancata ripresa economica cinese post Covid e, ad oggi, mancano ancora risposte forti da parte del Governo!

Ovviamente questa sofferenza della Cina non gioca a favore del resto del mondo, dato che un rallentamento cinese impatta certamente sulle altre economie (soprattutto europea).

Buone notizie, invece, sono provenute dal lato dell'inflazione, la quale ha mostrato ancora una tendenza discendente soprattutto negli Usa (la stessa è risultata sostanzialmente stabile in Europa rispetto a luglio).

Un altro avvenimento importante, è stato l'ormai famoso appuntamento annuale dei banchieri centrali a Jackson Hole, nel Wyoming.

Nell'incontro i banchieri centrali di Usa ed Europa, si sono mostrati d'accordo nel ritenere non conclusa la lotta all'Inflazione!


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di settembre: 

i riflettori saranno sicuramente puntati sia sulle eventuali mosse di politica economica da parte delle autorità cinesi al fine di rinvigorire la propria economia, sia sulle decisioni sui tassi, verso metà mese, da parte della Fed e della BCE (i mercati scommettono per una pausa!).


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Nel mese di agosto, l'aggiornamento dell’Analisi Previsiva ha evidenziato un cambiamento delle strutture storiche di riferimento sia dell'S&P500 che del Dax. Per tale motivo non possiamo dare alla previsione che ne deriva, una buona attendibilità!

Continua,invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra un importante recupero dei valori di mercato nei prossimi mesi.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", esso continua ad evidenziare una sostanziale forza del segnale "Long", sebbene in agosto, abbia mostrato un arretramento che, al momento, non desta alcuna preoccupazione.

Sulla base di questo Indicatore, restiamo sempre del parere che i minimi sono alle ns spalle ed i mercati, soprattutto quelli americani, sono pronti per raggiungere nuovi massimi!

Continueremo a monitorare con attenzione l'andamento di questo indicatore nei prossimi aggiornamenti!

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, il mese di agosto ha fornito, una lettura del Mercato del Lavoro Usa certamente al di sopra delle aspettative ma le stime dei due mesi precedenti sono state riviste al ribasso, segno che il raffreddamento di questo Mercato continua imperterrito. A sottolineare la sua debolezza occorre evidenziare anche un aumento del tasso di disoccupazione. Tuttavia, a livello grafico, il ns Indicatore resta ancora in una zona "positiva", segno che, nonostante tutto, il Mercato del Lavoro continua ad offrire una grossa mano alla crescita economica!

Anche il Settore dei Servizi ha evidenziato, in agosto, un dato ampiamente migliore alle aspettative. Ciò non ha cambiato il trend negativo del ns Indicatore, anche se, dobbiamo evidenziare che proprio in questo mese, il ns Indicatore ha mostrato un possibile accenno di inversione (segnalato nel grafico) che potrebbe far pensare ad un prossimo recupero!


Conclusione:

Sebbene i Mercati finanziari hanno perso alcuni punti percentuali in agosto, tale ribasso è stato contenuto rispetto alla media legata alla sua stagionalità.

Occorre sottolineare che l'aggiornamento di alcune analisi (quella previsiva) non ha offerto una buona significatività come nei mesi precedenti! Tuttavia, questo non intacca, per ora, le considerazioni fatte fino ad oggi.

Infatti, sia le analisi previsive a medio/lungo termine sia quelle legate alla ciclicità e al Business Cycle, confermano il sostanziale trend positivo di fondo.

Ribadisco che nel mese di settembre (al massimo nella prima quindicina di ottobre), potrebbe determinarsi una correzione dei Mercati che sarebbe da sfruttare come un'opportunità!


Infine, resta sempre in piedi quella mia personale previsione entro il I semestre del prossimo anno. 


Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa dei files ai link evidenziati, con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

sabato 8 luglio 2023

Analisi dei Mercati -Luglio 2023-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 giugno u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Ancora una volta, Fed e Bce sono state le protagoniste del mese di giugno.

Ciò che maggiormente ha destato l'attenzione dei Mercati, non sono state tanto le decisioni sia della Fed che della BCE (la prima attraverso una pausa degli aumenti e la seconda alzando di un altro 0,25% il tasso di riferimento), piuttosto le dichiarazioni dei banchieri centrali (soprattutto della Lagarde) nel sottolineare che la lotta all'inflazione è ancora lunga e nell'evidenziare, quindi, la necessità di ulteriori aumenti dei tassi.

A preoccupare le principali banche centrali, non è tanto il dato dell'inflazione generale che ha continuato a dare chiari segnali di rallentamento, ma quello dell'inflazione core (ossia al netto delle componenti più volatili di energia e cibo), la quale accenna molto meno a ripiegare!

Alla fine, però, c'è da dire che i Mercati non hanno subito scossoni a seguito di queste dichiarazioni, forse perchè sono convinti che le politiche delle banche centrali stanno comunque dando gli effetti desiderati e, quindi, sono fiduciosi che nei prossimi mesi si potranno avere dei dati di inflazione decisamente più contenuti.

D'altro lato, gli Investitori sono stati galvanizzati in questo mese, da un'economia Usa ancora lontana da una recessione, come invece molti temevano, grazie al dato del Pil del I trimestre che è risultato più elevato rispetto alle stime!

E' probabile, come sostengo già da tempo, che, a differenza dello scorso anno, i Mercati sono più propensi a dare peso alle buone notizie che a quelle negative (si tende di più a guardare "il bicchiere mezzo pieno"!).

 

Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di luglio: sicuramente le riunioni di Fed e BCE, verso fine mese, in cui avremo maggiori informazioni sulla futura politica monetaria e poi l'inizio della stagione delle Trimestrali, vero banco di prova sulla capacità di crescita e di resilienza dell'economia!


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Anche in giugno, l'aggiornamento dell’Analisi Previsiva non cambia rispetto a quanto scritto nello scorso mese. Abbiamo una consolidata e,quindi, attendibile struttura storica di riferimento per l'S&P500, la quale continua a mostrare una previsione positiva nel breve/medio termine, mentre sul Dax assistiamo, da qualche mese, ad un continuo cambiamento della struttura storica di riferimento, ragion per cui la previsione che ne consegue, non può ancora essere considerata significativa.

Continua,infine, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra un importante recupero dei valori di mercato nei prossimi mesi.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", non possiamo fare altro che sottolineare quanto affermato anche nel mese precedente, ossia un ulteriore consolidamento del segnale "Long" emerso negli scorsi mesi!

Inoltre, è quasi certo che i minimi sono alle ns spalle ed i mercati, soprattutto quelli americani, sono pronti per raggiungere nuovi massimi!

Continueremo a monitorare con attenzione l'andamento di questo indicatore nei prossimi aggiornamenti!

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, il mese di giugno ha fornito, questa volta, una lettura del Mercato del Lavoro Usa al di sotto delle aspettative. Nonostante l'Indicatore continua a mostrare una la sua resilienza, prosegue, allo stesso tempo, il suo trend discendente. Questo, da un certo punto di vista, è da considerarsi positivo, in quanto potrebbe indurre i policy maker a ritenersi soddisfatti per le gli effetti delle loro politiche restrittive (mettendo fine ai rialzi!).

Di contro, il Settore dei Servizi ha evidenziato, questa volta, un dato ampiamente migliore alle aspettative. Ciò non ha cambiato il trend negativo del ns Indicatore, anche se, dobbiamo evidenziare che proprio in questo mese, il ns Indicatore ha mostrato un possibile accenno di inversione (segnalato nel grafico) che potrebbe far pensare ad un prossimo recupero!


Conclusione:

Il mese di giugno coincide con la fine del I semestre dell'anno, per cui vale la pena descivere, velocemente, quanto accaduto a questo primo giro di boa.

Ebbene, a differenza di quanto molti pensavano ad inizio anno (succede quasi sempre così!), i Mercati azionari hanno segnato un poderoso recupero

Sul podio troviamo il Nasdaq, con un guadagno di oltre il 30% seguito, a sorpresa e a poca distanza, dal Nikkey con un +27%. 

La terza posizione, anche questa una sorpresa, è occupata dal ns FtseMib con una performance di circa il 20% seguito, ex equo, dagli altri più blasonati indici come il Dax e l'S&P500 con un +16%! 

L'unico indice ad aver ottenuto una performance negativa, nonostante il consenso ricevuto ad inizio anno, è stato l'Hang Seng con una perdita di circa il 5%.

Anche quest'ultimo aggiornamento, ci mostra che quasi tutte le analisi previsive e cicliche restano, sostanzialmente, favorevoli ad un prosieguo della positività dei Mercati sia nel breve/medio termine (anche se sarà possibile tra agosto e settembre un aumento della volatilità!) che, soprattutto, nel medio/lungo termine.

Infine, dato che ci troviamo anche all'inizio del secondo semestre, desidero aggiugngere una mia personale previsione per i prossimi mesi. 

Ebbene, alla luce di quanto le mie Analisi mi suggeriscono, mi sento sufficientemente fiducioso nel sostenere una continuazione positiva dei Mercati azionari, con un Nuovo Massimo per l'S&P500 nell'area dei 5.000 punti (probabilmente anche oltre) entro il primo semestre del prossimo anno.


Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

sabato 10 giugno 2023

Analisi dei Mercati -Giugno 2023-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 maggio u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Le principali Banche centrali, Fed e Bce, hanno rispettivamente aumentato, come da attese, i tassi di rifinanziamento di altri 25 punti base. Gli analisti ritengono che per la Fed si prospetta ora una pausa di riflessione, mentre per la Banca europea sono possibili altri due aumenti di un quarto di punto per poi considerare una sospensione.

A spingere a questa ipotesi, hanno contribuito, sicuramente, i dati sull'inflazione, soprattutto quella generale (comprensiva della componente energia e cibo) che è calata ai minimi di due anni in Usa e ha rallentato anche in tutta Europa (meno in Italia!).

L'evento forse più importante di maggio (almeno per la sua eco mediatica), è stato sicuramente l'accordo sul tetto del debito Usa, avvenuto in extremis nella notte dell'ultimo giorno del mese!

Vediamo, infine, cosa sarà interessante monitorare nel mese di giugno: i due eventi programmati più importanti saranno le riunioni di Fed e BCE verso metà mese, in cui si vedrà se le rispettive decisioni di politica monetaria, coincideranno con le attese dei Mercati!


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Anche in maggio, l'aggiornamento dell’Analisi Previsiva non cambia, sostanzialmente, rispetto a quanto scritto nello scorso mese. Abbiamo una identica struttura storica di riferimento per l'S&P500 (quindi attendibile), la quale ci mostra una previsione abbastanza positiva nel breve/medio termine, mentre sul Dax, manca ancora un mese perchè la struttura storica di riferimento, e quindi la previsione che ne consegue, possa essere considerata significativa.

Ancora molto stabile e significativa, continua a restare l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra un importante recupero dei valori di mercato nei prossimi mesi.
 

Anche l'aggiornamento di maggio dell'Indicatore ciclico "Plus/Minus", evidenzia un ulteriore consolidamento del segnale "Long" emerso nei due mesi precedenti:

molto probabilmente i minimi sono alle ns spalle ed è iniziata la fase di recupero dei Mercati!

Continueremo a monitorare con attenzione l'andamento di questo indicatore nei prossimi aggiornamenti!

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, il mese di maggio ha fornito nuovamente un dato del Mercato del Lavoro Usa superiore alle aspettative. Questo indicatore, continua a mostrare una grande vivacità e resta, tuttora, l'unico a segnalare un'economia forte e resiliente (sebbene il suo trend sia da diversi mesi in deciso calo)!

Di contro, il Settore dei Servizi continua a mostrare grande debolezza, con il dato di maggio ampiamente inferiore alle aspettative. Anche da un punto di vista grafico, l'andamento del ns indicatore, prosegue il suo cammino verso il "basso", evidenziando un segnale di prossima recessione!


Conclusione:

Il mese di maggio ha rispettato statisticamente il detto "sell in may and go away": ha fatto eccezione solo il Mercato Usa con l'indice Nasdaq che ha guadagnato addirittura oltre l'8%!

Anche quest'ultimo aggiornamento, ci mostra che quasi tutte le analisi previsive e cicliche restano, sostanzialmente, favorevoli ad un prosieguo della positività dei Mercati anche nel breve/medio termine (quanto meno suggeriscono che non dovrebbero esserci importanti ribassi). Solamente gli indicatori macro (tranne ancora quello legato al mercato del lavoro Usa), preannunciano l'arrivo di una prossima recessione. 

Tuttavia, aumentano sempre più le voci favorevoli per una recessione (qualora si dovesse palesare) di breve durata e di bassa intensità! 

Volgendo, invece, lo sguardo al medio/lungo termine, ribadisco il Trend positivo su cui dovrebbero proseguire i Mercati azionari!

 

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

lunedì 8 maggio 2023

Analisi dei Mercati -Maggio 2023-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 aprile u.s.

 

Il mese di aprile non è stato molto ricco di situazioni particolarmente importanti dal punto di vista finanziario.

Il dato dell'inflazione Usa è stato sostanzilamente positivo in quanto si è mostrato ancora in rallentamento (ciò fa ben sperare i Mercati per un approccio più "soft" della Fed nella riunione di inizio maggio!).

Anche la stagione delle trimestrali Usa è partita bene, con diverse società, sia bancarie che tecnologiche, che hanno battuto le aspettative o che le hanno sostanzialmente rispettate.

L'unico evento negativo di una certa importanza, che avrebbe potuto far schizzare la volatilità e innescare una fase di ribasso, è stato il fallimento di un'altra banca Usa, la First Republic Bank! Fortunatamente, nell'ultimo fine settimana di aprile, i Policy makers, insieme ai vertici di JP Morgan, hanno trovato un accordo con il quale la banca fallita è stata acquistata dalla stessa JP Morgan.

Infine, sarà importante seguire, agli inizi di maggio, le riunioni di Fed e BCE dutante le quali i governatori delle due istituzioni dovranno prendere decisioni su l'ennesimo aumento dei tassi. I Mercati scontano un aumento di un quarto di punto della Fed e uno di mezzo punto per la BCE, seguiti da una possibile pausa nei prossimi mesi.


Vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

L'aggiornamento dell’Analisi Previsiva di questo mese, sostanzialmente non cambia rispetto a quanto scritto nello scorso aggiornamento. Abbiamo una identica struttura storica di riferimento per l'S&P500 (quindi attendibile), la quale ci mostra una previsione abbastanza positiva nel breve/medio termine, mentre sul Dax, la previsione non è ancora attendibile in quanto la relativa struttura storica di riferimento è cambiata anche questo mese! Continueremo, ovviamente, a monitorare con attenzione gli sviluppi futuri dei due principali indici di mercato.

Molto più stabile, come più volte ripetuto, continua a restare l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra un importante recupero dei valori di mercato nei prossimi mesi.
 

Anche l'aggiornamento di aprile dell'Indicatore ciclico "Plus/Minus", evidenzia un certo rafforzamento del segnale "Long" evidenziato nei due mesi precedenti:

questa volta la forza del segnale di positività del Mercato, è evidenziato dall'incrocio, verso l'alto, della media più veloce rispetto a quella più lenta (in gergo tecnico "cross" tra due medie mobili).

Continueremo a monitorare con attenzione l'andamento di questo indicatore nei prossimi aggiornamenti!

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, il mese di aprile ha fornito un dato del Mercato del Lavoro Usa superiore alle aspettative. Tra gli Indicatori economici che seguiamo, resta l'unico ancora in grado di scacciare via i fantasmi di una prossima recessione (sebbene il suo trend sia da diversi mesi in deciso calo)!

Infine, anche se il dato di aprile del Settore dei Servizi sia risultato di poco superiore alle aspettative, non possiamo non notare che l'andamento del ns indicatore si è ulteriormente aggravato, sancendo definitivamente un segnale di prossima recessione!


Conclusione:

Il mese di aprile ha visto i Mercati muoversi con un andamento laterale-rialzista, considerato anche il periodo statisticamente più favorevole!

Come è possibile verificare più nel dettaglio, quasi tutte le analisi previsive e cicliche sono favorevoli ad una sostanziale positività dei Mercati anche nel breve/medio termine (quanto meno suggeriscono che non dovrebbero esserci importanti ribassi). Solamente gli indicatori macro (tranne ancora quello legato al mercato del lavoro Usa), preannunciano l'arrivo di una prossima recessione. Quanto questa potrà essere leggera o profonda e quanto sia stata già scontata nelle valutazioni azionarie, resta al momento ancora da vedere! 

Volgendo, invece, lo sguardo al medio/lungo termine, ribadisco il Trend positivo su cui dovrebbero proseguire i Mercati azionari!

 

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

lunedì 10 aprile 2023

Analisi dei Mercati -Aprile 2023-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 marzo u.s.

 

Facciamo una sintesi dei fatti salienti accaduti in marzo.

Il mese di marzo è stato caratterizzato principalmente dalle notizie di fallimento di alcune banche regionali americane e di una delle più grandi banche europee.

Questi eventi hanno riportato alla mente i fantasmi della crisi del 2008 (sebbene ci siano delle diversità sia per come si è determinata la crisi sia per il fatto che il sistema finanziario attuale è molto più solido!). 

In particolare, la vicenda del fallimento del Credit Suisse, ha colpito molto gli Investitori per la mole di tale istituto. Il suo immediato acquisto da parte di UBS (operazione guidata dalla Banca Nazionale Svizzera), ha certamente contribuito a quietare i mercati da una parte, ma la successiva decisione di azzerare le obbligazioni AT1 della banca (tutelando invece gli azionisti!) ha prodotto, dall'altra, un notevole strappo di fiducia nei confronti della credibilità del mercato svizzero! 

La recente crisi bancaria, infine, sembra non abbia influito su un ammorbidimento della politica monetaria delle banche centrali. Nel mese di marzo, infatti, sia la Fed che la BCE, che si sono dette fiduciose circa la capacità di resilienza del sistema finanziario, hanno deciso di aumentare nuovamente i tassi di riferimento, rispettivamente, dello 0,25% e dello 0,5%.

In proposito, sarà importante seguire soprattutto il dato, in uscita nei prossimi giorni, sull'inflazione Usa: l'esito condizionerà certamente le prossime mosse della Fed (il mercato sconta uno stop all'aumento dei tassi al prossimo meeting!).

 

Vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

L'aggiornamento dell’Analisi Previsiva di questo mese, continua a mostrarci la stessa struttura storica di riferimento, la qual cosa avvalora ulteriormente la bontà della relativa previsione. In tal senso, si può notare che l'indice S&P500, nel breve/medio termine, dovrebbe continuare sostanzialmente su un percorso di crescita (sul Dax, invece, la previsione non è ancora significativa!). Continueremo, ovviamente, a monitorare con attenzione gli sviluppi futuri dei due principali indici di mercato.

Molto più stabile, come più volte ripetuto, continua a restare l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra un importante recupero dei valori di mercato nei prossimi mesi.
 

Rispetto al dato di febbraio, l'aggiornamento di marzo dell'Indicatore ciclico "Plus/Minus", evidenzia una sorta di rafforzamento del segnale "Long": 

al segnale "Long" di febbraio, è seguito un segnale "Short" qualche settimana dopo, a sua volta seguito, a distanza di alcuni giorni, nuovamente da un segnale "Long".

Questa alternanza di segnali, di solito, rappresenta una vitalità molto forte dell'ultimo segnale apparso (quello Long), segnale che è foriero di un mercato in crescita!

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, il mese di marzo ha fornito un dato del Mercato del Lavoro Usa inferiore alle aspettative. Al di là del dato puntuale, occorre notare, inoltre, che il suo trend è in deciso calo, sebbene, in linea di massima, continui a conservare una resilienza intrinseca che lo rende ancora abbastanza tonico!

Infine, anche il dato di marzo del Settore dei Servizi è risultato inferiore alle aspettative. Anche per questo settore, la cosa più interessante  da segnalare è la comparsa di un segnale di debolezza, foriero di una probabilissima recessione (non necessariamente dura!) a breve/medio termine.


Conclusione:

In marzo, soprattutto verso la fine del mese, i Mercati hanno iniziato un percorso di recupero dei corsi.

Da un punto di vista statistico, ci troviamo in un periodo molto favorevole alla positività dei Mercati!

Quest'ultimo aggiornamento ha ulteriormente avvalorato la positività dell'impianto di buona parte dei modelli di analisi considerati, i quali appaiono più propensi a predire, almeno nel breve termine, una sostanziale continuazione della crescita degli indici....Vedremo se anche i prossimi dati macroeconomici in uscita nel mese di aprile, daranno una mano a consolidare la buona impostazione dei Mercati. 

Volgendo, invece, lo sguardo al medio/lungo termine, ribadisco il Trend positivo su cui dovrebbero proseguire i Mercati azionari!

 

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.