Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare (cit. Seneca)

venerdì 3 novembre 2023

Analisi dei Mercati -Novembre 2023-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 ottobre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Il mese di ottobre ha segnato un ulteriori calo dei Mercati finanziari (anche se abbastanza contenuto) rispetto ai minimi di settembre!

Le ragioni di questa nuova correzione sono state le tensioni geopolitiche a seguito del conflitto Israelo-Palestinese che si è aggiunto a quello ucraino, quest'ultimo in verità un po' derubricato già da alcuni mesi almeno dal punto vista mediatico!

Il timore di un'escalation nella Regione Medio-Orientale, ha fatto aumentare nuovamente i prezzi di petrolio e gas, facendo preoccupare gli operatori circa una recrudescenza dell'inflazione e, quindi, far svanire la speranza in una politica monetaria più accomodante.

Intanto, i dati reali sull'inflazione del mese di settembre, hanno mostrato un importante calo della stessa nell'area Euro (in Italia il risultato è stato addirittura inferiore al 2%!).

Purtroppo non si può dire lo stesso per il dato del Pil, il quale ha subito un calo dello 0,1% nell'area Euro, confermando la stagnazione per il terzo trimestre dell'Economia.

Negli Usa, invece, abbiamo assistito ad un aumento del Pil del terzo trimestre molto forte e per certi versi inatteso e un dato dell'inflazione stabile rispetto al mese precedente.

 

Analizziamo, infine, brevemente le decisioni delle principali banche centrali avvenute tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre.

La BCE ha mantenuto i tassi fermi e molti operatori ritengono che la banca centrale non li aumenterà più, sebbene non inizierà a breve una loro riduzione.

Anche la FED ha lasciato, come previsto, i tassi fermi all'unanimità: "siamo sulla strada giusta ma essa è ancora lunga per poter essere certi di aver portato l'inflazione su valori sostenibili", così ha ribadito Powell nella conferenza stampa.

 

Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di novembre: 

ovviamente gli occhi saranno puntati sugli sviluppi dei due conflitti in corso, soprattutto quello Israelo-Palestinese.

Inoltre, sarà sempre importante seguire i dati dell'inflazione di ottobre, per verificare il proseguimento del cammino virtuoso e, infine, cosa accadrà il 18 novembre, data ultima per evitare lo shutdown negli Usa (rimandato solo di alcune settimane a settembre scorso).


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Purtroppo, anche l'aggiornamento di ottobre dell’Analisi Previsiva ha evidenziato un cambiamento delle strutture storiche di riferimento sia dell'S&P500 che del Dax. Per tale motivo non possiamo dare alla previsione che ne deriva, una buona attendibilità!

Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra un importante recupero dei valori di mercato nei prossimi mesi.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", esso ha evidenziato, rispetto al mese precedente, un ulteriore segnale di debolezza con la comparsa del segnale "Short" a seguito dell'incrocio delle due medie mobili......Non è detto che tale segnale confermi il proseguimento del calo dei Mercati. E' possibile che recuperi entro il mese di novembre. Seguiremo con molta attenzione gli sviluppi delle prossime settimane.

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, il mese di ottobre ha fornito, una lettura del Mercato del Lavoro Usa inferiore alle aspettative! Anche il dato del salario orario e del tasso di disoccupazione confermano un rallentamento di questo Mercato in termini sia di un rallentamento della dinamica salariale e che di un aumento delle richieste dell'assegno di disoccupazione.

Molto probabilmente è stata imboccata la strada auspicata dalla Fed, ossia una decelerazione controllata di questo mercato, che indurrebbe così la banca centrale a terminare il rialzo dei tassi e a pensare, più avanti, ad una loro riduzione.

Infine, il Settore dei Servizi ha mostrato, in ottobre, un dato inferiore alle aspettative. Il trend del ns Indicatore rimane stabilmente in territorio negativo, segno che anche questo settore sta accusando i colpi sia della politica monetaria restrittiva che dell'aumento dei prezzi!


Conclusione:

Per quanto riguarda la stagionalità, il mese di ottobre è stato un po' sconfessato in quanto storicamente presenta una probabilità del 58% che si chiuda con un rendimento positivo!

Ciò che ci fa ben sperare, guardando oltre, sono gli ultimi due mesi dell'anno, i quali mostrano, rispettivamente, una probabilità che si chiudano in positivo pari al 62% e al 71%!

Nonostante la negatività delle ultime settimane, continuo a sostenere l'idea (anche questa già sottolineata negli scorsi aggiornamenti) della positività dei Mercati nei prossimi 6/12 mesi.

L'attuale fase correttiva rimane, quindi, un'opportunità per allocare al meglio la liquidità da investire con un'ottica di medio termine!

 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.