Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 28 febbraio u.s.
Il
mese di febbraio è stato caratterizzato dallo scoppio del conflitto tra
Russia ed Ucraina, sebbene le problematiche relative all’inflazione e
ad una politica monetaria più restrittiva non siano scomparse dai radar
degli Investitori.
Anzi, se non si riuscirà a trovare, nelle
prossime settimane, un’intesa, le ritorsioni in entrambi i sensi
(Occidente vs Russia) potrebbero condurre, nel medio periodo, ad un'ulteriore spinta dei prezzi delle materie prime, spingendo l’inflazione ancora più in alto!
In una circostanza del genere, le Banche Centrali avrebbero le mani
abbastanza legate trovandosi, da una parte, a cercare di tenere a bada
l’inflazione e, dall’altra, a fare molta attenzione per evitare un forte
rallentamento della crescita economica (attraverso un aumento troppo veloce dei tassi).
Pur ribadendo il fatto che gli eventi geopolitici hanno avuto, quasi sempre, impatti abbastanza modesti sui mercati finanziari, desidero soprattutto sottolineare che
i fattori che hanno guidato, in tutti questi anni, il rialzo dei
Mercati (Liquidità, bassi rendimenti Obbligazionari e Utili aziendali), sono
tuttora presenti nonostante (oggi) la Liquidità sia più bassa e i
rendimenti obbligazionari siano saliti.
Ora
vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.
L’Analisi Previsiva
mostra un andamento abbastanza controverso sul breve/medio periodo, nel
senso che mentre la previsione sull’S&P500 ci induce ad affermare
che il fondo sia stato sostanzialmente raggiunto, la stessa analisi
sull’indice Dax, ci mostra che l’area di minimo sarà toccata nel mese di
marzo (probabilmente proprio oggi che ho scritto questo post!).
Ampliando
la ns view sulla previsione di medio/lungo periodo, entrambi gli indici
evidenziano un sostanziale recupero, con superamento dei massimi.
Per quanto riguarda l’Indicatore ciclico "Plus/Minus",
la debolezza già riscontrata nel mese di gennaio, si è accentuata in
febbraio. La posizione in cui si trova oggi questo Indicatore, ci
suggerisce che siamo vicini ad una zona di inversione (nel senso che da
un momento all'altro il mercato potrebbe ripartire al rialzo).
Infine l’analisi di Business Cycle,
ci mostra un dato del Mercato del Lavoro Usa ancora in crescita. Questo
sta a sottolinerare che la crescita è robusta e le aziende sono ancora
in grado di produrre ricavi e utili.
Sebbene
l'Indicatore che ne ritrae l'andamento resta ancora in un'area
positiva, si vede chiaramente che il suo cammino è diventato più debole!
Nulla, però, è compromesso, in quanto sussistono ancora ampi margini di
recupero.
Conclusione:
Mi aspettavo una correzione media intorno al 10%/12% ma, ancora una volta, un fattore esogeno ha fatto da detonatore per un ribasso più profondo.
Quasi tutti i ns indicatori ci segnalano che siamo molto vicini ad una zona di "Ipervenduto". E' proprio questo il momento in cui le cosiddette "Mani forti" iniziano a fare "shopping".
Il consiglio è quello di attendere gli sviluppi di questa crisi, cercando di porre la nostra attenzione sui prossimi mesi e non sui prossimi giorni. (It takes Time, not timing in the Market!).
Invito
come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi,
alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.