Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare (cit. Seneca)

giovedì 9 marzo 2023

Analisi dei Mercati -Marzo 2023-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 28 febbraio u.s.

 

Facciamo una sintesi dei fatti salienti accaduti in febbraio.

Le Banche centrali di Usa e Europa hanno aumentato i tassi come da aspettative, rispettivamente, dello 0,25% e dello 0,50%! I Mercati, quindi, hanno reagito bene. 

Tuttavia, i successivi dati migliori delle attese sia del Mercato del Lavoro Usa che una ripresa della Fiducia dei consumatori in Europa, hanno nuovamente riacceso i timori per un intervento più restrittivo delle Banche centrali! 

Quanto sopra, insieme alle dichiarazioni non proprio moderate di alcuni rappresentanti delle Banche centrali, ha indotto i Mercati a mettersi in una posizione di "stand by", decelerando (Europa) o, addirittura, arretrando (Usa ed Asia) rispetto al rally di inizio anno.

Al momento sembra che sia le Banche centrali che gli Operatori finanziari si muovano essenzialmente a vista, sulla base dei dati economici che mensilmente vengono annunciati! 

E' paradossale a dirsi ma per alcuni analisti sarebbe preferibile una recessione al fine di sconfiggere definitivamente l'inflazione ed evitare così una continua e poco incisiva rincorsa delle politiche monetarie restrittive!

Vado subito alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

L'aggiornamento dell’Analisi Previsiva di questo mese, ci mostra nuovamente un cambio, nel senso che il sistema ripropone ancora la precedente struttura storica di riferimento, presente da diversi mesi! Ciò ci consente di poter utilizzare la relativa previsione sull'indice S&P500 secondo la quale, nel breve/medio termine, lo stesso dovrebbe continuare su un percorso di crescita (sul Dax, invece, la previsione non è ancora significativa!). Continueremo, ovviamente, a monitorare con attenzione gli sviluppi futuri dei due principali indici di mercato.

Molto più stabile, come più volte ripetuto, continua a restare l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra un importante recupero dei valori di mercato nei prossimi mesi.
 

L'aggiornamento di febbraio dell'Indicatore ciclico "Plus/Minus", evidenzia una grande novità rispetto all'ultimo anno: la comparsa di un segnale "Long" (di ripresa) a seguito dell'incrocio delle due medie mobili! 

 Analizzando il comportamento del ns Indicatore negli ultimi venti anni, è emerso che, dopo periodi di grande ribasso del mercato, la comparsa di un segnale "Long" è stata sempre seguita da una ripresa duratura dei prezzi. 

Ciò ci induce a pensare che i minimi siano già alle ns spalle!  

Per quanto riguarda, infine, L'Analisi di Business Cycle, il mese di febbraio ha fornito un dato del Mercato del Lavoro Usa sì superiore alle aspettative ma in forte calo rispetto al dato di gennaio. Se da una parte il mercato del lavoro resta complessivamente resiliente, dall'altra è comunque innegabile una suo indebolimento. E' un dato in "bianco e nero" che può essere letto sia in negativo che in positivo. Tuttavia, come ho avuto già modo di scrivere, sembra che i Mercati siano più disposti a vedere il bicchiere mezzo pieno!

Anche il dato di febbraio del Settore dei Servizi è risultato superiore alle aspettative, sebbene leggermente inferiore rispetto a gennaio.

Anche questo dato non depone a favore di un rallentamento futuro dell'inflazione. 

Tuttavia, Il ns Indicatore mostra da tempo una tendenza al ribasso restando, anche in questo aggiornamento, ad un passo dall'oltrepassare, verso il basso, la media di controllo di lungo periodo, circostanza che, probabilmente, potrebbe segnalare un futuro rallentamento economico (non necessariamente una dura recessione!).

Conclusione:

In febbraio, soprattutto dopo la metà del mese, i Mercati sono tornati cauti. Ci sono stati arretramenti, soprattutto in Usa ed Asia, ma senza un aumento significativo di volatilità (che è stato molto più sostenuto nello scorso anno). 

Questo mi induce a pensare che, sebbene potranno uscire ancora notizie negative (sia economiche che geopolitiche), sia cambiato l'atteggiamento dei Mercati, i quali sembrano reagire in modo "più maturo" e meno scomposto....!

Come già sottolineato nell'aggiornamento precedente, ritengo che, nel brevissimo termine, potremmo continuare ad avere della volatilità e, quindi, assistere a fasi di ribassi con conseguenti recuperi....Ma questo approccio dei Mercati, di solito, è necessario per creare una "base di ripartenza" dopo un lungo periodo di negatività. 

Volgendo, invece, lo sguardo al medio/lungo termine, ribadisco la buona impostazione dei Mercati azionari!

 

Invito come sempre il Lettore, per un approfondimento di tutte le mie Analisi, alla visione completa del file allegato con i singoli commenti.
 

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

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