Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 giugno u.s.
Anche giugno, a differenza della statistica, ha evidenziato un trend positivo dei Mercati finanziari! Grazie a ciò, anche gli indici americani sono riusciti a toccare nuovi massimi assoluti.
Durante questo mese si è aperto un nuovo fronte di guerra tra Israele ed Iran, terminato con un intervento americano e la conclusione di un cessate il fuoco, eventi decisi dal presidente Trump in appena 48 ore!
Dopo un primo sussulto da parte dei Mercati, sottolineato soprattutto da un aumento forte e repentino del prezzo del petrolio, tutto è tornato alla "normalità" a distanza di pochi giorni!
Sull'altro fronte caldo, quello dei dazi, in giugno è stato siglato a Londra un accordo commerciale tra Usa e Cina.
L'accordo prevede, tra le altre cose, la fornitura immediata da parte di Pechino di magneti e materiali critici, mentre gli Usa applicheranno un'imposta sulle importazioni nettamente inferiore a quella annunciata, consentendo, inoltre, agli studenti cinesi di accedere alle università americane!
Resta ancora in stand-by l'accordo commerciale con l'Europa il cui ultimatum, così come per tutti gli altri partners degli Usa, dovrebbe scadere l'8 luglio p.v.
Il commissario per l'industria europea ha dichiarato che le trattative stanno entrando in una fase cruciale...Al centro del discorso sembra ci sia l'ipotesi di un compromesso che contempli l'introduzione di tariffe al 10% su alcuni prodotti strategici.
Forse anche per questo motivo, secondo una dichiarazione del segretario del Tesoro Usa, sembra che Trump sia propenso a ritirare il suo ultimatum al fine di poter raggiungere accordi commerciali con tutti i Paesi che mancano ancora all'appello.
Per quanto riguarda le notizie provenienti dalle banche centrali, ad inizio mese si è tenuta la riunione della BCE, la quale ha ridotto per l'ottava volta di fila il tasso di riferimento che attualmente è sceso al 2%!
La BCE ha dichiarato che tale misura deriva da una valutazione aggiornata sulle prospettive di inflazione le quali risultano in linea con l'obiettivo di medio termine che l'istituto si è dato!
Per quanto riguarda, invece, la riunione della Fed di metà mese, la stessa ha deciso di tenere invariati i tassi di riferimento, ancora una volta. Questa decisione era, comunque, ampiamente attesa dal mercato.
Allo stesso tempo, il presidente Powell ha espresso la volontà, da parte dell'Istituto, di voler ridurre, entro quest'anno, i tassi di mercato di almeno mezzo punto.
Tuttavia, la Fed non nasconde la preoccupazione di fronte alle molte incertezze che incombono, le quali non consentono ancora che ci siano le condizioni ideali per potersi muovere in tal senso.
Se da una parte si assiste ad una decelerazione dell'economia, dall'altra, occorre valutare il potenziale impatto tariffario sui prezzi.
Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di luglio:
A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, sarà importante seguire, come sempre, le riunioni delle principali banche centrali che si terranno verso la fine del mese. Vedremo se luglio sarà la volta buona per un taglio da parte della Fed, considerato il fatto che Trump è tornato ad attaccare il presedente Powell!
Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.
Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, l'aggiornamento di giugno continua ad offrirci una impostazione previsiva chiara e sostanzialmente definita sia per quanto riguarda l'S&P500 che, soprattutto, il Dax.
Per entrambi gli indici, la relativa previsione confermerebbe una continuazione del rialzo anche per il mese di luglio (tranne piccoli e brevi momenti di pausa dei mercati). Una maggiore volatilità potremmo incontrarla ad agosto, ma un'analisi più precisa la rimandiamo al prossimo aggiornamento!
Per quanto riguarda l'Analisi previsiva con dati mensili, occorre fare una precisazione: mentre per il Dax abbiamo una previsione pluriennale stabile e molto significativa, con la continuazione del Trend di medio/lungo termine decisamente positivo, la struttura storica di riferimento dell'S&P500 è cambiata dopo due anni.
Tuttavia il Test che misura la significatività della nuova struttura storica, è di pochissimo superiore a quello della precedente struttura. Inoltre la previsione che ne consegue, risulta molto simile alla precedente tranne che nel breve termine (prossimi 3/4 mesi) in cui segnalerebbe possibili chiusure con minimi più bassi.
Monitoreremo con attenzione gli sviluppi di questa situazione.
Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", lo stesso ha confermato, con il suo andamento positivo, il proseguimento della forte ripresa dei mercati con il raggiugimento di nuovi massimi da parte degli indici americani. Questa forza del ns Indicatore è stata testimoniata anche dalla comparsa del "triangolo verde" che simboleggia la partenza/prosecuzione di un nuovo trend rialzista!
Nello
scorso aggiornamento sottolineavamo che la fase di debolezza partita da
marzo era ormai alle ns spalle....Anche questa previsione è stata
definitivamente sugellata dal reale andamento dei Mercati finanziari.
Continueremo, comunque, a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.
Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, anche il mese di giugno ha mostrato un dato sulla creazione di nuovo posti di lavoro superiore alle aspettative. Altra cosa importante è il fatto che, questa volta, l'Ufficio di Statistica americano ha rettificato al rialzo le stime sia di maggio che di aprile...!
A giugno anche il dato della disoccupazione è risultato superiore alle aspettative e più basso rispetto al mese precedente..... Unico neo, il tasso di crescita dei salari orari mensili che è risultato inferiore alle aspettative.
Possiamo dire che negli ultimi due mesi. il mercato del Lavoro Usa ha dato prova di volersi risollevare e di passare, per così dire, al contrattacco!
Vedremo se i prossimi dati confermeranno questa ripresa, riducendo così le probabilità di una prossima recessione.....
In riferimento, infine, al Settore dei Servizi, nonostante il mese di giugno ci abbia offerto un dato in linea con le aspettative, l'andamento del ns Indicatore continua a mostrare un andamento discendente.
Questa situazione non depone bene per una ripresa del settore dei Servizi e, al tempo stesso, fa aumentare le possibilità di un trend recessivo.
Occorre
vedere, prima di tutto, se la debolezza dei Servizi continuerà anche
nei prossimi mesi, tenendo presente il peso specifico dei diversi
settori economici americani, al fine di valutare il saldo netto delle
forze centrifughe e centripete rispetto ad un possibile rallentamento
dell'economia Usa.
Continueremo a seguire con attenzione gli sviluppi nei prossimi aggiornamenti!
Conclusione:
La forte correzione dei Mercati è stata completamente archiaviata con il mese di giugno, periodo in cui anche gli indici americani hanno raggiunto nuovi massimi storici!
Se aggiungiamo anche una maggiore tranquillità in tema di dazi e una possibile (ci auguriamo vivamente!) tregua in Medio Oriente, ci sono tutti i fattori economici e anche geopolitici perchè questa fase di "risk on" possa continuare senza grosse sorprese......
Ultima cosa, il tema della debolezza del dollaro:
credo che questa situazione, al di là di fattori "oggettivi" come l'elevato indebitamento americano e l'impatto di nuove politiche di sgravi fiscali che non farebbero altro che peggiorare tele situazione, sia sostanzialmente voluta e pilotata dagli Stati Uniti e sia una sorta di effetto di compensazione rispetto ai dazi sui quali Trump sembra aver allegerito le sue pretese!
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.
