Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare (cit. Seneca)

venerdì 7 marzo 2025

Analisi dei Mercati -Marzo 2025-

 


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 28 febbraio u.s.

 

Non possiamo non analizzare il mese di febbraio senza dare precedenza agli eventi geopolitici.

Sono trascorsi esattamente tre anni dallo scoppio della guerra russo-ucraina e sembra che si sia arrivati, finalmente, ad un punto di svolta con la ferma intenzione da parte degli Usa di addivenire quanto prima ad un trattato d pace

Trump è anche il protagonista, di altre importanti decisioni economiche che si sono concretizzate attraverso la imposizione di dazi, inizialmente a Canada,Messico e Cina, ma che si estenderanno, molto probabilmente, anche all'Europa. 

Come ai tempi del primo mandato, vittima prediletta di Trump sembra ancora la Cina, per la quale è partito subito l'aumento del 10% su tutti i prodotti importati, mentre a stretto giro il governo cinese ha risposto sull'introduzione di tariffe su tutta una serie di prodotti americani. Diversi analisti pensano che queste sono solo schermaglie reciproche, dato che il vero contendere fra le due superpotenze è la sfida tecnologica!

Come avevamo detto nell'aggiornamento del mese precedente, a febbraio le banche centrali non si sono riunite, ma, per quanto riguarda la Fed, sono stati pubblicati i dettagli dell'ultima riunione, dai quali è emerso una grande cautela in un ulteriore allentamento monetario, anche a causa delle possibili conseguenze sull'inflazione della politica commerciale della nuova amministrazione.


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di marzo: 

A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, sono previste le riunioni da parte delle principali banche centrali.


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, anche l'aggiornamento di febbraio continua a delineare una situazione a macchia di leopardo. Da una parte, l'S&P500 presenta per l'ennesima volta una struttura storica di riferimento non significativa, mentre il Dax mostra invece una struttura storica che risulta attendibile, facendo emergere una previsione che assume una tendenza sostanzialmente laterale, almeno nel breve termine, per poi dispiegarsi in modo nettamente rialzista successivamente.

Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.

Tuttavia occorre ancora sottolineare che la struttura storica di riferimento dell'S&P500, continua a mostrare una previsione dalla quale emerge una possibile correzione nei primi mesi dell'anno, non del tutto banale, sebbene abbastanza veloce! Monitoreremo  con attenzione la situazione.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", come accennato nelle mese precedente, è proseguita la spinta correttiva soprattutto degli indici americani, anche se non è stata molto marcata (anche questo lo avevamo detto!). A questo punto, data anche la stagionalità, questa fase negativa dovrebbe terminare entro il mese di marzo (magari non andare oltre la metà del mese!).

Continuo a ritenere che sarebbe un fenomeno fisiologico ed anche atteso da un punto di vista ciclico, ma non dovrebbe essere una correzione rilevante!

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, anche il dato di febbraio porta in dote un valore sulla creazione di nuovi posti di lavoro in Usa inferiore alle aspettative! Va aggiunto,inoltre, che in questo mese sono risultati inferiori alle aspettative anche il dato sui salari orari mensili e quello relativo al tasso di disoccupazione....! 

Questi dati iniziano a presentarci un quadro del mercato del lavoro Usa non più brillante come prima, sebbene ancora abbastanza resiliente.....

Il timore è che se tale perdita di slancio dovesse perdurare anche nei prossimi mesi, saremmo costretti ad aumentare decisamente le probabilità di una prossima recessione!


In riferimento, infine, al Settore dei Servizi, il dato di febbraio mostra nuovamente un dato superiore alle aspettative, sia pure in modo lieve, riproponendo la striscia di risultati altalenanti! 

Il risultato di questo mese ha comportato il prosieguo di una tendenza laterale del ns Indicatore emersa già lo scorso mese. Nonostante tutto, possiamo dire che anche questa lateralizzazione, può rappresentare un buon segnale di consolidamento che potrebbe dare spazio ad una futura ripresa del ns Indicatore!

Continueremo a seguire con attenzione gli sviluppi già dal prossimo aggiornamento!

 

Conclusione:

Il mese di febbraio ha visto praticamente tutti gli indici del mondo avre una performance positiva con in testa la Cina (in particolare il mercato di Hong Kong con un +13%!), seguita dall'Europa (Italia e Germania in testa). L'unica importante area che ha conseguito risultati negativi sono gli Usa, con il Nasdaq in testa (-4%).

Diverse possono essere le spiegazioni: l'annuncio dei dazi, un calo delle vendite al dettaglio e dell'indice di fiducia dei consumatori.... Dall'altra parte una Cina che, come avevamo pronosticato qualche mese fa, era giunta oramai ai minimi termini e vi erano, quindi, tutti i presupposti tecnici, finanziari e di politica economica per aspettarsi una ripresa degna di questo nome (e credo che abbia la forza per proseguire nonostante i dazi americani).

Come sostenuto nel mio Outlook per il 2025, l'anno corrente dovrebbe assumere un andamento positivo più o meno fino alla prossima estate, per poi andare incontro ad una possibile correzione tra settembre e ottobre. Tuttavia la sua chiusura, rispetto al dato di partenza dovrebbe segnare un segno positivo!


Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

venerdì 7 febbraio 2025

Analisi dei Mercati -Febbraio 2025-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 gennaio u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese di gennaio che rappresenta anche l'inizio del nuovo anno (per diversi operatori sembra che che sia significativo, da un punto di vista statistico, l'andamento del primo mese, in quanto può influenzare l'andamento dell'intero anno!).

In proposito non possiamo non sottolineare l'exploit degli indici europei, i quali sono stati quelli con la migliore performance (in particolare il Dax con un +9%, mentre il ns indice ha chiuso il mese con un +6%!).

In gennaio si è insediata ufficilmente la nuova amministrazione Usa e Trump non ha perso tempo ad emanare i primi provvedimenti presidenziali tra cui gli annunciati dazi che inizialmente colpiranno soprattutto Messico, Canada e Cina (in realtà dopo pochi giorni vi è stata una sorta di marcia indietro sia con Messico che con Canada in quanto i dazi sono stati congelati per un mese!).

Al momento l'Europa non è stata ancora colpita ma sembra che si stia preparando a rispondere all'offensiva americana.

Inoltre possiamo dire che un'altra protagonista di gennaio è stata certamente l'intelligenza artificiale, che ha visto una sconosciuta società cinese, Deepseek, creare il panico a Wall Street facendo perdere in un giorno oltre 600 miliardi di valore alle società tecnologiche! 

In sintesi, sembra che questa società cinese abbia creato un sistema aperto di AI, utilizzando dei chip meno performanti e molto più economici a parità di prestazioni!

Infine, gennaio ha visto nuovamente riunirsi le banche centrali per comunicare la loro politica monetaria.

La BCE è stata l'unica a tagliare di 25 punti base i tassi di riferimento. Le motivazioni alla base di questa scelta, sono da attribuire sia ad un'inflazione ritenuta sotto controllo che ad una situazione economica europea ancora in una fase di stagnazione.

Nulla di fatto, invece, per la Fed che ha lasciato invariati i tassi di riferimento nonostante ci fosse una certa pressione da parte della Casa Bianca...

Powell ha spiegato che data l'incertezza dovuta all'impatto dei dazi, alle politiche sull'immigrazione, alle decisioni della nuova amministrazione sulle politiche di bilancio e su quelle regolatorie, è opportuno portare avanti una politica di "wait and see" per capire i possibili effetti dei suddetti provvedimenti!


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di febbraio 2025: 

A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, non sono previste riunioni da parte delle banche centrali.


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, l'aggiornamento di gennaio fa emergere una situazione a macchia di leopardo. Da una parte, l'S&P500 presenta ancora una volta una struttura storica di riferimento non significativa, mentre il Dax mostra invece una struttura storica che inizia ad essere attendibile, facendo emergere una previsione che assume una tendenza positiva almeno nel breve termine.

Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.

Tuttavia occorre ancora sottolineare che la struttura storica di riferimento dell'S&P500, continua a mostrare una previsione dalla quale emerge una possibile correzione nei primi mesi dell'anno, non del tutto banale, sebbene abbastanza veloce! Monitoreremo  con attenzione la situazione.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento  ciclico ci conferma quanto accennato lo scorso mese, ossia una perdita di slancio del ns Indicatore che è proseguita ed è stata sugellata anche dalla comparsa di un segnale ribassista. Aumenta maggiormente la possibilità di una correzione del mercato nelle prossime settimane.

Sarebbe un fenomeno fisiologico ed anche atteso da un punto di vista ciclico, sebbene non dovrebbe essere nulla di rilevante!

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta il dato di gennaio sulla creazione di nuovi posti di lavoro in Usa,  è stato nettamente inferiore alle aspettative del mercato. Alcuni Operatori,tuttavia, avevano già pronosticato un valore di gran lunga inferiore al consensus, a causa degli incendi di Los Angeles e al freddo intenso in alcuni stati americani! 

A bilanciare, in positivo, il suddetto dato, sono stati sia l'incremento del salario orario che il tasso di disoccupazione, entrambi al di sopra delle aspettative!

In sintesi sia il mercato del Lavoro che l'andamento salariale restano ad un buon livello ed in grado di continuare, almeno per il momento, di supportare la crescita economica del Paese!


In riferimento, infine, al Settore dei Servizi, il dato di gennaio mostra questa volta un dato nettamente inferiore alle aspettative, riproponendo la striscia di risultati altalenanti! 

Il risultato di questo mese ha comportato il ritorno del ns Indicatore ad un andamento laterale rispetto ad una evidente ripresa dello stesso evidenziata lo scorso mese. Tuttavia la ripresa del ns Indicatore dei Servizi non risulta ancora compromessa!

Continueremo a seguire con attenzione gli sviluppi già dal prossimo aggiornamento!

 

Conclusione:

Il 2025 è iniziato complessivamente bene, con quasi tutti i mercati finanziari che hanno chiuso in positivo (questa volta l'Europa ha occupato la prima fila, nonostante la situazione in cui versa la sua economia...).

Mutuando un vecchio proverbio, potremmo dire che "chi ben comincia è alla metà dell'opera...."!

Questo in parte è vero, anche se alcune insidie, soprattutto economiche, sono sempre presenti e pronte a fare capolino.

Tuttavia ci sono anche diversi fattori che giocano a favore di un proseguimento positivo, sebbene non privo di volatilità, dei mercati finanziari. Facciamo un rapido accenno ai principali: la riduzione dell'inflazione, la continuazione di politiche di bilancio espansive, una politica monetaria sempre più morbiba, soprattutto in Europa, ed anche una maggiore distensione geopolitica.

Termino le mie conclusioni confermando che, prima della fine di febbraio, invierò il mio Outlook per il 2025, elaborato sempre con un approccio e una metodologia "alternativa"!


Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

venerdì 10 gennaio 2025

Analisi dei Mercati -Gennaio 2025-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 dicembre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese di dicembre che rappresenta anche l'ultima parte dell'anno.

Il 2024 si chiude tra incertezze economiche e soprattutto politiche.

Tra guerre regionali ancora in essere (Ucraina e Medio Oriente), la fine del governo di Assad in Siria, dal punto di vista economico notiamo che gli Usa continuano a crescere mentre l'Europa arranca appesantita soprattutto dalla crisi del settore Automotive e dai costi energetici cari.

Intanto dalla Cina arriva un altro tassello al piano di rilancio dell'economia, rappresentato dall'intenzione delle autorità cinesi di mettere mano ad una politica monetaria moderatamente espansiva, soprattutto in vista dei probabili dazi di Trump!

In dicembre, inoltre, si sono tenute anche le ultime riunioni dell'anno sia della BCE che della Fed.

La banca centrale europea ha deciso un nuovo taglio dei tassi pari a 25 punti, ampiamente atteso dal mercato, chiarendo al tempo stesso che ce ne saranno degli altri soprattutto se le condizioni economiche dovessero peggiorare anche a causa dei possibili dazi americani.

Sull'altra sponda dell'Atlantico fa rima la Federal Reserve che ha deciso anch'essa un taglio di 25 punti, nonostante l'economia proceda bene e l'inflazione rimanga un po' più alta rispetto al valore atteso. 

Proprio quest'ultimo punto ha indotto la Fed a pronosticare per il 2025 un taglio di 0.5% anzichè di un punto percentuale come previsto fino al mese scorso!

Ed è stata quest'ultima circostanza a spaventare i mercati, i quali hanno reagito con dei cali nell'ultima parte del mese (soprattutto quello americano). Ciò ha impattato negativamente anche sull'obbligazionario, attraverso un aumento dei rendimenti su tutto l'arco della curva!


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di gennaio 2025: 

A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, sarà importante seguire,ovviamente, le prime riunioni del nuovo anno sia della Fed che della BCE, le quali saranno anticipate di pochi giorni dalla cerimonia di insediamento del nuovo inquilino della Casa Bianca!


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, anche con l'aggiornamento di dicembre, le previsioni sia dell'S&P500 che del Dax mostrano una struttura storica di riferimento non significativa. Tuttavi, in entrambi i casi, la nuova struttura presenta una previsione molto simile a quella precedente: questo sebbene non sia un fattore di significatività, rappresenta comunque un segnale da tenere in considerazione già a partire dal prossimo aggiornamento!


Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.

Questa volta, però, occorre segnalare che la struttura storica di riferimento dell'S&P500, mostra che nei primi mesi del prossimo anno, potrebbe esserci una correzione non del tutto banale, sebbene abbastanza veloce! Monitoreremo  con attenzione la situazione.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento  ciclico continua a mostrare una perdita di slancio del ns Indicatore avvenuta soprattutto nell'ultima parte del mese. Si conferma la possibilità che la suddetta debolezza del ns Indicatore potrebbe, nelle prossime settimane, aprire le porte ad una correzione del mercato la quale giustificherebbe una chiusura ciclica di una certa importanza.

Ma non dovrebbe essere nulla di rilevante!

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

 

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta il dato di dicembre sulla creazione di nuovi posti di lavoro in Usa,  è stato superiore alle aspettative del mercato. Anche i valori, sia del tasso di disoccupazione che del tasso di crescita del salario orario, sono risultati positivi.

Ciò conferma un mercato del Lavoro e un livello di crescita dei redditi molto tonico. Questa situazione di economica florida, paradossalmente, potrebbe frenare la Fed nel proseguire con la riduzione dei tassi così come atteso dagli Investitori, determinando una certa volatilità dei mercati azionari e obbligazionari!


Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi, il dato di dicembre mostra nuovamente un risultato superiore alle aspettative, riprendendo la striscia positiva degli ultimi mesi! 

Questa positività la possiamo riscontrare anche nell'andamento grafico del ns Indicatore, il quale  mostra nuovamente un accenno di ripresa, facendo propendere l'ipotesi di un falso segnale che abbiamo sottolineato lo scorso mese.

Continueremo a seguire con attenzione gli sviluppi già dal prossimo aggiornamento!

 

Conclusione:

Il 2024 si è concluso con un grande rialzo dei principali Mercati Finanziari, la maggior parte dei quali hanno toccato i massimi assoluti....(tranne quello cinese per il quale ci attendiamo un buon recupero nel 2025)!

L'outlook che avevo preparato lo scorso febbraio, nato da considerazioni "non convenzionali", si è dimostrato molto più affidabile rispetto alle previsioni dei più blasonati Gestori internazionali!

Il 2025 si presenta con diverse incognite non solo economiche ma anche e, soprattutto, di carattere geo-politico. Tutti fattori che potrebbero influenzare negativamente l'andamento dei Mercati, almeno per un certo tempo. 

Termino le mie conclusioni, anticipando che è in fase di preparazione un nuovo Outlook per il 2025, elaborato sempre con un approccio e una metodologia "alternativa"!

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

sabato 7 dicembre 2024

Analisi dei Mercati -Dicembre 2024-


 Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 30 novembre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Novembre è stato un mese ricco di avvenimenti sia economici che politici.

Sicuramente ha focalizzato l'attenzione dei Mercati, la rielezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti, anche perchè è un personaggio molto volubile ed istrionico....

La sua politica economica, in particolare, è molto diversa da quella dell'amministrazione precedente: riduzione delle imposte, aumento delle tariffe e tagli alla spesa pubblica (mantenendo però un deficit sempre alto): tuttavia una politica maggiormente pro-business!

I mercati, almeno nel breve termine, hanno reagito bene, in particolare quello delle criptovalute, in quanto Trump è un convinto assertore dell'utilizzo delle valute digitali, e quello delle piccole e medie imprese in quanto rappresentano uno dei cardini della politica "America first"!

Inoltre, occorre segnalare che qualche giorno dopo la vittoria di Trump, si è tenuta la penultima riunione della Fed nella quale il consiglio direttivo ha deciso una riduzione dello 0,25% del tasso di riferimento. Tuttavia il presidente Powell ha aggiunto, nella conferenza stampa, che l'economia americana sta viaggiando bene, per cui non c'è fretta ad abbassare i tassi di interesse!

Infine due parole sulla Cina: dopo una prima metà del mese con dati negativi ed aspettative del mercato sotto le attese per quanto riguarda alcuni provvedimenti di politica economica che non sono stati presi ( ricapitalizzazione delle banche e rilancio importante dei consumi), nella seconda parte di novembre ha visto una ripresa del mercato cinese grazie soprattutto al dato positivo dell'indicatore di espansione economica sia per la Manifattura che per i Servizi.


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di dicembre: 

A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, sarà importante seguire, verso metà mese, le ultime riunioni dell'anno sia della BCE che della Fed nelle quali, secondo le aspettative, dovremmo assistere ad un altro taglio dei tassi da 0,25%, con una probabilità maggiore in Europa rispetto agli Stati Uniti!


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, anche con l'aggiornamento di novembre, le previsioni sia dell'S&P500 che del Dax mostrano, purtroppo, una struttura storica di riferimento non significativa, ragion per cui non è possibile utilizzarle in modo attendibile!


Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.

Questa volta, però, occorre segnalare che la struttura storica di riferimento dell'S&P500, mostra che nei primi mesi del prossimo anno, potrebbe esserci una correzione non del tutto banale, sebbene abbastanza veloce! Monitoreremo  con attenzione la situazione.
 

Per quanto riguarda l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento  ciclico ci mostra una perdita di slancio del ns Indicatore che vira un po' verso il basso, sebbene non oltrepassi la linea di controllo. Questa situazione di debolezza potrebbe, nelle prossime settimane, aprire le porte ad una correzione del mercato o, quantomeno, ad un andamento laterale.

Se si dovesse determinare quanto suddetto, sarebbe, secondo me, un evento fisiologico dopo questa rincorsa positiva del mercato che dura da diversi mesi!

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta il dato di novembre sulla creazione di nuovi posti di lavoro in Usa,  è stato superiore alle aspettative del mercato. Anche i valori, sia del tasso di disoccupazione che del tasso di crescita del salario orario, sono risultati positivi.

Ciò conferma un mercato del Lavoro e un livello di crescita dei redditi molto resilienti, sebbene meno tonici rispetto ai mesi precedenti. Questa situazione, tuttavia, permette alla Fed di non fermare la politica di riduzione dei tassi ma soltanto di ridurne, eventualmente, la velocità (contesto che risulterebbe ottimale per i mercati!).


Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi, il dato di novembre mostra un risultato inferiore alle aspettative, dopo tre mesi di valori positivi! Questa battuta d'arresto la si riscontra anche nell'andamento grafico del ns Indicatore, il quale  mostra un accenno di inversione.

Vedremo, a partire dal prossimo aggiornamento, se questa perdita di spinta continuerà o sarà stato solo un falso segnale!

 

Conclusione:

Il mese di novembre, si è dimostrato positivo per quasi tutti i Mercati azionari!

Come avevo pronosticato il mese scorso, l'S&P500 ha raggiunto e superato ampiamente i 6000 punti (andando anche oltre le mie più rosee aspettative).

Seguendo ancora quanto evidenziato nel mio Outlook di inizio anno, l'ultimo mese dell'anno non dovrebbe regalarci nuovi record dei mercati azionari; è probabile, invece, un consolidamento dei risultati finora raggiunti o un leggero calo: in poche parole, potremmo assistere ad un andamento laterale/discendente degli indici.

Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.

martedì 5 novembre 2024

Analisi dei Mercati -Novembre 2024-


Gentile Cliente,
sono ad inviare l'aggiornamento mensile in oggetto con i consuntivi al 31 ottobre u.s.

 

Analizziamo i fatti più importanti accaduti in questo mese.

Ottobre è stato un mese interlocutorio per i Mercati. Ad un prima frazione sicuramente positiva, in cui soprattutto gli indici americani hanno segnato nuovi massimi storici, è seguita l'ultima parte del mese che ha visto un aumento della volatilità e una perdita di slancio degli indici che hanno chiuso il mese in sostanziale pareggio o in leggero calo rispetto alla chiusura del mese precedente.

La spinta iniziale è stata data da alcuni dati positivi (consumi delle vendite al dettaglio, stime positive sulla crescita del Pil nel terzo trimestre e un inizio sostanzialmente positivo delle Trimestrali), poi vuoi per l'avvicinarsi delle elezioni in america che per alcune prese di profitto, come abbiamo accennato, i Mercati hanno un po' corretto!

Dal punto di vista economico, occorre sottolineare la riunione di metà mese della BCE nella quale è stato deciso, come nelle attese, un altro taglio di un quarto di punto del tasso sui deposito, giunto al 3,25%.

La decisione scaturisce dalla valutazione aggiornata delle stime di inflazione che risultano in discesa ed in linea con quanto previsto dalla banca centrale.

Oltre a questo, la decsione di riduzione è stata presa anche a causa di un'economia europea sostanzialmente ferma, soprattutto in paesi importanti come la Germania!


Diamo un'occhiata veloce, infine, a cosa sarà interessante monitorare nel mese di novembre: 

A parte i soliti dati sull'andamento dell'inflazione e degli altri indicatori economici sia negli Usa che nell'area Euro, sarà importante seguire la riunione ad inizio mese della Fed nella quale, come da aspettative, dovremmo assistere ad un altro taglio dei tassi, questa volta però solo di un 0,25%!

Inoltre molto importante, almeno per le conseguenze che potrebbe avere nel breve termine, sarà l'esito delle prossime elezioni americane!


Vado subito, ora, alle considerazioni sulle mie Analisi Quantitative.

Dal punto di vista dell’Analisi Previsiva, con l'aggiornamento di ottobre, le previsioni sia dell'S&P500 che del Dax sono tornate, purtroppo, a non avere una struttura storica di riferimento significativa, ragion per cui non è possibile utilizzarle in modo attendibile!


Continua, invece, ad essere molto stabile e attendibile, l'Analisi previsiva
con dati mensili (anzichè giornalieri): le relative strutture storiche di riferimento dei due indici (S&P500 e Dax) evidenziano una previsione, di medio/lungo termine, che ci mostra la continuazione del trend positivo dei Mercati nei prossimi mesi.
 

Per quanto riguarda e l'Indicatore ciclico "Plus/Minus", l'attuale aggiornamento  ciclico ci conferma per il terzo mese di fila, il fatto che esso resta saldamente al di sopra della media di controllo con un andamento laterale. Questa tendenza rileva un andamento sostanzialmente laterale, sebbene potrà esserci nel breve una spinta direzionale più netta sia in un senso che nell'altro (magari dovuta ad una questione "esogena" tipo gli esiti delle elezioni americane).

Continueremo a seguire gli sviluppi di questo Indicatore ciclico nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda, infine, l'analisi di Business Cycle, questa volta il dato di ottobre sulla creazione di nuovi posti di lavoro in Usa,  è stato ampiamente al di sotto delle aspettative del mercato. Tuttavia il Mercato non ha reagito molto negativamente, in quanto è stato in buona parte compensato dai positivi dati sulla disoccupazione e sull'incremento dei salari orari.


Per quanto riguarda, infine, il Settore dei Servizi, anche il dato di ottobre è risultato superiore alle aspettative. Ciò, ha fornito una ulteriore spinta alla fase di recupero del ns Indicatore, facendo così aumentare le probabilità che il peggio sia oramai alle ns spalle e che questo importantissimo Settore, possa ritornare ad offrire il suo contributo all'intera economia americana!

 

Conclusione:

Il mese di ottobre, al contrario sempre della "statistica", secondo la quale è più probabile che si dimostri un mese negativo, si è chiuso sostanzialmente alla pari.

Anche molti commentatori avevano pronosticato un mese decisamente negativo, soprattutto dopo la inaspettata positività di settembre.

Invece il sottoscritto, seguendo il proprio outlook di inizio anno, aveva previsto esattamente quanto realmente il Mercato ha mostrato.

Ora, per quanto riguarda quest'ultimo scorcio d'anno, ribadisco nuovamente quanto evidenziato nel mio outlook: ossia il raggiungimento di un massimo assoluto entro la fine di novembre (a questo punto anche i 6000 punti di S&P500), per poi assistere ad un calo nell'ultimo mese dell'anno (non dovrebbe essere però una correzione importante)!


Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, colgo l'occasione per inviarLe i miei più cordiali saluti.